Tonino Del Vecchio, oltre che uomo di cultura, storico, poeta e giornalista ha anche un passato come esponente del Partito Socialista Italiano (fino alla dipartita terrena nel 2024) e come dirigente della CGIL di Capitanata (nel periodo giovanile).

Da sempre a sinistra fino alla diaspora e alla caduta dello storico PSI nel post-Tangentopoli, Tonino ha militato, votato e fatto votare per il Garofano Rosso, ma anche nel 1994 per Forza Italia e successivamente per Rifondazione Comunista di Nichi Vendola e Fausto Bertinotti (quale momento di protesta contro “i giudici non democratici”). Non si è mai spostato a destra, ma è stato sempre contrario al cosiddetto “Partito dei Giudici“, essendo di indole democratica e garantista.

Tonino è stato sempre attento alle evoluzioni politiche a livello locale, a livello provinciale, a livello nazionale e a livello internazionale. Non ha mai fatto prevalere la sua fede socialista su altre ideologie, cercando di rispettare sempre e comunque chi incontrava e chi si confrontava con lui (nonostante qualche accedo confronto).

L’ultimo tesseramento al PSI risale al 2024, a dimostrazione che non ha mai tradito il suo modo di essere e le sue origini di sinistra.

Negli Anni ’80 è stato Amministratore Comunale nella sua Rignano Garganico e assessore ai lavori pubblici nella ormai scomparsa Comunità Montana del Gargano. Per un breve periodo è stato membro della segreteria del consigliere regionale e poi assessore regionale Angelo Cera.

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